21 Febbraio 2020
Dolci di carnevale: le ricette regionali tipiche
La festa di Carnevale è famosa, oltre che per le sue variopinte ed originali maschere, anche per i gustosi dolci preparati per l’occasione.
In Italia ogni regione ha i suoi dolci di Carnevale tipici, gustose leccornie con affascinati storie e origini: al forno o fritte, ricoperte con granella di zucchero colorata, zucchero a velo o miele, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Dolci creazioni da mangiare con gli occhi, che diventano ancora più irresistibili se confezionate con le eleganti scatole per pasticceria Bombonette.
Scopriamo allora alcune delle principali ricette regionali tipiche per festeggiare come si deve il Carnevale.
Le chiacchiere
Tra i dolci più famosi di Carnevale ci sono sicuramente le chiacchiere, conosciute e diffuse in tutta Italia anche con nomi diversi, in base alla regione di appartenenza: in Piemonte e Liguria vengono chiamate bugie; frappe in Emilia-Romagna, Lazio, Marche e Umbria; crostole in Veneto e Friuli; meraviglias in Sardegna ed infine cenci in Toscana.
Nonostante l’enorme varietà dei nomi, la sostanza non cambia: sono rettangoli di pasta fritta o cotta al forno, successivamente ricoperte di zucchero a velo o cioccolato.
Una ricetta semplice, con pochi ingredienti (burro, farina, uova, zucchero e un goccio di liquore), le cui origini risalgono all’antica Roma.
In quel periodo, infatti, durante la festa dei Saturnali (corrispondente all’odierno Carnevale) venivano preparati dei dolcetti a base di uova e farina chiamati frictilia, poi fritti nel grasso di maiale.
Come confezionarle? Con uno dei tanti porta paste Bombonette, scatole per dolci di qualità, resistenti e belle da vedere.
Le castagnole
Altro famosissimo dolce di Carnevale sono le castagnole, chiamate favette in veneto e zeppole di Carnevale in Sardegna, Marche, Umbria e Campania.
Sono delle piccole frittelle rotonde o a forma di ciambella, ricoperte di zucchero semolato o a velo.
Ne esistono diverse varianti (ripiene di crema, di cioccolato, all’alchermes…), ma hanno tutte una cosa in comune: sono soffici e gustose, e ciò le rende uno dei dolci di Carnevale più amati.
La loro invenzione sembra risalire al 700, ne è prova un manoscritto ritrovato nell’archivio di stato di Viterbo, in cui sono presenti quattro diverse ricette di castagnole.
Ma quale scatola scegliere per trasportarle?
Noi vi consigliamo il Portapaste Voilà, completo di vassoio con sponde, che assicurano il prodotto all’interno, e da un sacchetto antigrasso, che garantisce l’igiene durante il trasporto.
Gli struffoli
Struffoli in Campania, cicerchiata in Abruzzo, Molise e Marche, e pignoccata in Sicilia.
Nomi diversi per indicare delle piccole palline di impasto dolce, fritte e mescolate con miele caldo. L’amalgama finale viene disposta a forma di corona o in piccole piramidi monoporzioni e ricoperta di granella di zucchero colorata.
Un dolce amato da grandi e piccini, colorato e gustoso, che ha origine antichissime, risalenti all’antica Grecia.
Le cassatelle
Ci spostiamo in Sicilia, dove troviamo le cassatelle, gustosi ravioli fritti a forma di mezza luna.
La particolarità sta nel ripieno: ricotta di pecora e gocce di cioccolato fondente donano a questo dolce un gusto intenso.
Un capolavoro dolciario, grazie anche alla doppia consistenza: fragranti fuori, morbide all’interno.
Il tocco finale? Trasportarle con la nostra inimitabile Portapaste Bombonette, la scatola porta paste per eccellenza, disponibile in tantissimi colori e misure.
Il migliaccio
Rimaniamo nel sud Italia, questa volta in Campania, per parlare del Migliaccio.
Il nome deriva dall’ingrediente principale della ricetta originale, la farina di miglio; oggi si usa generalmente il semolino, insieme a latte, burro, uova zucchero e ricotta.
Il tutto viene cotto in un tegame di rame o alluminio, per ottenere una torta morbida, dal gusto e profumo particolari.
Data la sua particolare altezza, consigliamo di trasportarlo nel nostro Portatorte Top Class, che garantisce un alloggiamento spazioso e robusto al dolce.
Il berlingozzo
Parliamo ora del Berlingozzo, dolce di carnevale tipico della Toscana.
Questo ciambellone ha origine antichissime: sembra che già nel 1400 si preparasse per il giovedì grasso e che il suo nome derivasse dal termine dialettale “Berlinganaccio”, che indicava il divertirsi a tavola.
È un dolce molto semplice, cotto al forno, preparato con ingredienti poveri: farina, uova, zucchero, olio d’oliva, lievito e scorza di limone.
Il risultato finale è un ciambellone morbido, soffice e colorato, grazie alle codette di zucchero colorato che lo decorano.
Anche in questo caso è opportuno utilizzare una scatola per dolci resistente per il trasporto, come il nostro Portatorte Candido, disponibile in varie altezze, che può essere costruito con il prodotto già all’interno, eliminando tutte quelle problematiche di inserimento in scatola di certe tipologie di creazioni.
I panzerotti alla marmellata
Il nome ricorda il famoso piatto pugliese, ma i panzerotti alla marmellata sono un tipico dolce di carnevale della Val d’Aosta.
Sono delle mezze lune di pasta lievitata e non fritta, ripiene di confettura di frutta.
La ricetta tradizionale prevede un impasto a base di patate bollite, farina, burro, lievito e uova.
Questi deliziosi biscotti sono ottimi per la colazione e la merenda dei bimbi, ma anche come goloso dopo cena, accompagnati da un bicchierino di vin santo o di liquore aromatico.
Abbiamo terminato questo viaggio tra i tesori della tradizione pasticcera italiana, ora non resta che mettere su la maschera e prepararsi ad una scorpacciata di deliziose prelibatezze!
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