7 Novembre 2021
Fave dei morti: il dolce tipico della festa dei Santi
Nel periodo della festa dei Santi in tutta Italia si risveglia la tradizione di dolci speziati e aromatici, tutti da assaggiare! Le Fave dei morti sono deliziosi biscotti alle mandorle al profumo di limone, dall’aspetto rustico e crepato e dalla consistenza fragrante e semi croccante fuori, che nella forma ricordano proprio le fave!
Come ogni ricetta tradizionale esistono tante versioni e numerose varianti regionali: scopriamole insieme!
Storia e origini
Le Fave dei morti, chiamate anche fave dolci, sono piccoli e morbidi biscottini tipici di tante regioni italiane dove vengono preparati in occasione delle festività di Ognissanti.
Il nome ha origine nell’antica Roma, dove la tradizione era quella di distribuire le fave secche ai funerali perché rappresentavano l’anima dei defunti.
Da qui l’usanza di realizzare, a cavallo tra l’1 e il 2 novembre, delle fave dolci o appunto “Fave dei morti” per ricordare i propri cari scomparsi, ma anche per accoglierli.
L’antica leggenda narra che, proprio in quelle date, i defunti sarebbero venuti a fare visita al mondo dei vivi, i quali per allietarli preparavano questi dolcetti.
Ecco svelato il motivo per il quale in Italia vive ancora la tradizione della preparazione di dolci tipici per celebrare con affetto la giornata del ricordo.
Ingredienti chiave delle Fave dei Morti
Per la loro preparazione serviranno pochi e semplici ingredienti: mandorle (meglio se non pelate), o in alternativa farina di mandorle, zucchero bianco, burro, uova, farina, cannella e scorza di limone.
Il procedimento tradizionale vuole che mandorle e zucchero siano pestati insieme, a mano, in un mortaio, in modo da ottenere una farina molto fine che sarà poi lavorata con gli altri ingredienti fino a ottenere una sorta di frolla. In alcune versioni l’impasto prevede solo albumi; in altre ancora un mix di mandorle dolci e mandorle amare.
Lavorando con cura gli ingredienti si otterrà un impasto omogeneo da suddividere in pezzettini a cui dare la caratteristica forma ovale e poi schiacciata.
Sono semplici da preparare, ma dal sapore unico. Friabili e deliziosamente croccanti, hanno il gusto delle mandorle, che li rende dolcissimi e unici.
Questi dolcetti in origine erano preparati con le fave secche, successivamente sostituite con le mandorle.
L’Italia offre numerose versioni: regione che vai, ricetta che trovi!
Le Fave dei morti vengono, infatti, preparate in diverse regioni italiane e aromatizzate in modo differente. Per questo ci sono diverse ricette e varianti, con forme e nomi diversi: tutte però hanno un ingrediente comune, le mandorle.
Ricette regionali
Molto probabilmente l’origine delle Fave dei morti è umbra o comunque del Centro Italia, ma in tutte le regioni italiane la tradizione della festa dei morti prevede la preparazione di dolcetti, quasi sempre secchi, come le fanfalucchie leccesi, il pan co’ santi senese, gli ossi dei morti in Sicilia (ma non solo), il pan dei morti in Lombardia, i papassini sardi o il torrone a Napoli.
Il pan dei morti lombardo, animato da biscotti, amaretti, frutta secca cannella e noce moscata, era già presente sulle tavole del 1400. Per dargli forma e colore vengono cosparsi abbondantemente con zucchero a velo.
Il pan coi santi toscano è una piccola pagnotta, dalla pasta morbida arricchita con mandorle e noci, miele e uvetta, che i toscani continuando a gustare fino alla fine dell’Avvento.
Le fanfullicchie leccesi sono caramelle di zucchero aromatizzate, tradizionalmente al sapore di menta, attorcigliate su sé stesse e colorate. Vengono vendute insieme a giocattolini di legno.
Le ossa dei morti, dalla consistenza croccante, non sono uguali in tutta Italia.
Se in Sicilia, ad esempio, i crozzi ‘i mottu sono secchi e dalla forma allungata, per la cui preparazione servono tre giorni e si utilizzano zucchero, farina, albume, acqua di chiodi di garofano e cannella, a Parma è tutta un’altra storia: li troviamo infatti ricoperti di glassa, di cioccolato o di zucchero. Altro capitolo meritano poi le ossa dei morti in Toscana, dove vengono realizzate con un composto di mandorle, farina, zucchero e limone.
Numerose sono le ricette e anche le forme che questi biscotti possono assumere.
Profumati, squisiti e dal sapore unico, questi deliziosi pasticcini alla mandorla, talvolta ovali e talvolta schiacciati, piccoli o grandi, spesso colorati e cosparsi di zucchero a velo, uniscono varie regioni italiane. Li conoscevi tutti?
Sono perfetti come dolcetto da tè o di fine pasto, da bere con un buon vin santo o una bevanda calda. Si conservano per tanto tempo fragranti e sono perfetti anche da regalare!
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